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I Cinque Prana nello Yoga

Nel mio ultimo articolo, ti avevo parlato del Pranayama, il quarto degli Otto Passi dello Yoga delineati da Patanjali. Si tratta di un concetto molto ampio e complesso, che racchiude nozioni legate al corpo pranico, ai vayu e alle tecniche di respirazione. L’obiettivo ultimo, è quello di garantire il flusso e la conservazione dell’energia vitale: il prana. 

Proseguiamo, dunque, parlando del prana, del suo significato e delle sue varie forme.

Cos’è il prana?

Il prana è energia, vitalità, potere. Il principio creatore universale che permea tutte le forme di vita nell’Universo. Il prana, se vogliamo, può essere considerato un ponte, un ponte che connette il mondo materiale a quello dell’inconscio universale immateriale. È ciò che permette al nostro corpo di fare esperienza di questa vita, di essere sano e nutrito al punto di elevarci verso livelli di coscienza più alti.

Il prana regola tutte le funzioni vitali come il respiro, la digestione, l’apporto di ossigeno. Nutre il corpo fisico delle energie utili a garantirgli la sopravvivenza. Il prana è sano, quando fluisce attraverso il nostro corpo senza incontrare ostacoli. Se, al contrario, ne incontra, rischia di bloccarsi e portare all’insorgenza di fastidi, disturbi e malattie di natura fisica o mentale. 

Cos’è il corpo pranico?

Il corpo pranico è la sede di tutte le energie che fanno capo al principio creatore universale. È un corpo sottile, invisibile, situato appena sotto l’epidermide ed è intimamente connesso con la nostra anima. Se l’anima è l’impronta che ci caratterizza come individui unici e inimitabili, il prana è ciò che le consente di esprimersi nel corpo in cui ci siamo incarnati.

Comprenderlo ci aiuterà a maturare una consapevolezza maggiore delle energie che gravitano dentro di noi. Quando saremo in grado di controllarlo, potremo infine condurre una vita sana, equilibrata, in armonia tra corpo e mente. 

I prana e i vayu

L’energia pranica scorre attraverso il corpo pranico assumendo forme diverse a seconda dei centri energetici che lo compongono. Gli yogin li chiamano vayu, una parola sanscrita dal significato meraviglioso che significa vento e si riferisce proprio alla consistenza di questa energia, leggera, come il soffio divino che pervade il nostro essere quando ne siamo attraversati. 

Esistono 49 diversi tipi di venti energetici, ma oggi ti parlerò dei cinque vayu principali, quelli ai quali è bene prestare attenzione per cominciare a lavorare sul flusso del prana.

Udana-vayu, il prana che risveglia Kundalini Shakti 

Udana Prana è l’energia ascendente che scorre attraverso i chakra alti. Parte dal cuore, si esprime attraverso il linguaggio, poi risale, leggera, assume i contorni di una visione che poi si libera nel settimo Chakra, sede della consapevolezza suprema. Si dice che Udana Vayu sia particolarmente sviluppato nelle persone che agiscono da e in funzione di una visione più elevata e profonda delle cose. È l’energia che ci permette di liberarci dai vincoli terreni, rivolgere lo sguardo verso l’alto per accogliere i significati cosmici universali. È l’energia del rinnovamento e della trasformazione di sé.

Prana vayu, l’energia del respiro 

Il prana entra nel nostro corpo attraverso il respiro. Prana vayu pervade proprio la regione del petto, in cui sono situati i polmoni, gli organi che ci aiutano ad accogliere il prana per distribuirlo nel nostro corpo. L’inspirazione è il veicolo più importante per assorbire il prana, ma non è l’unico. Il cibo, l’acqua, la vista, i suoni, gli odori, i sensi: tutto, nel nostro corpo, se allenato all’accoglienza, può essere un veicolo pranico. Il respiro, tuttavia, rimane il più importante perché è lui che ci mantiene in vita, lui, che permette ai nostri organi di continuare a funzionare. 

Apana-vayu, lasciare andare per tornare a fluire 

Apana è l’aspetto del prana che ha la funzione di espellere le energie non più utili al nostro corpo. È collocato nella zona del basso addome e qui solitamente si annida, quando il potere del prana non è in uno stato di equilibrio. Lentezza, spossatezza e pesantezza, per esempio, sono caratteristiche di chi sta sperimentando uno squilibrio di apana. Questa energia ci consente di lasciare andare, di eliminare ciò che non ci è più di nutrimento e consentire al prana di rinnovarsi e continuare a fluire in noi. Tutte le energie praniche sono necessarie, ma occorre che siano sempre equilibrate tra di loro. L’importante, è mantenere l’energia di apana al minimo indispensabile: se apana è in eccesso, significa che il nostro corpo sta assumendo troppo prana di cui non ha bisogno. Di conseguenza, l’iperattività di questo centro energetico porterà a uno squilibrio di tutti gli altri vayu. 

Samana-vayu, il prana che alimenta il fuoco divino 

Samana è la funzione del prana che permette di assimilare e digerire l’energia in arrivo. È un’energia calda, lavora in congiunzione con Agni, il fuoco digestivo, per aiutarci ad accogliere ciò che darà nutrimento non solo al nostro corpo fisico, ma anche a quello mentale ed emozionale. Tutte le energie che assorbiamo, passano attraverso Samana Vayu che agisce come un filtro. Farà passare le informazioni utili, in qualità e quantità, e spedirà quelle nocive o poco costruttive verso apana, che sarà incaricato di espellerle. Samana è inoltre il custode delle nostre funzioni mentali ed emozionali. È legato alle capacità di discernere e di compiere scelte sincere, sane ed equilibrate, qualità che albergano nel terzo e nel quarto chakra.  

Vyana-vayu, la distribuzione dell’energia

A differenza di Samana, che attira l’energia in un punto focale al centro dell’ombelico, Vyana si occupa di distribuire l’energia all’esterno, verso le aree periferiche del nostro corpo. Vyana è la forza che permette al prana di fluire. Si espande, si contrae. Si muove sinuosamente e fluidamente e in ogni direzione. Segue il movimento del sangue, della linfa e degli impulsi nervosi, fa scorrere il sudore. A un livello più sottile, crea quel il senso di energia vitale che percepiamo irradiare in tutto il campo del nostro corpo e della nostra mente. 

Risorse:

https://www.himalayaninstitute.org/wisdom-library/balancing-energies-5-prana-vayus/

https://yogainternational.com/article/view/the-5-prana-vayus-chart/
https://www.yogaindailylife.org/system/en/the-spiritual-background/prana

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